Il mondo dell’automobile e’ destinato , a mio modesto avviso, ma sono 20 anni che ci sbatto il naso , a questi 2 scenari:
- Pur rimendendo i marchi di prestigio ( Ferrari, Porsche, Bentley etc.) l’automobile e’ destinata a diventare una commodity
- il futuro e’ la trazione elettrica
Bene, se partiamo da questo presupposto vediamo come i grandi gruppi , in particolar modo Toyota con i suoi 10 anni di vantaggio sull’ibrido, BMW con la serie “I” ed il fenomeno Tesla che vuol diventare la Intel della tecnologia della trazione elettrica con la sua logica open source si stiano dando da fare.
Bene bene, il limite attuale della trazione elettrica e’ l’autonomia, si varia dai 100 ai 500km ma se magari ho il giusto collegamento in casa che mi copre senza problemi il casa – lavoro , lo stesso non si puo’ dire se mi volessi muovere fuori da casa mia.
E’ un po’ come quando si ha una macchina a Gas, in un modo o nell’altro ti devi appoggiare ad un network di punti di rifornimento, con la sola differenza che a far gas ci impieghi lo steso tempo che a riempire il serbatoio del gasolio per cui l’operazione e’ concettualmente rapida.
Ricaricare batterie invece e’, con le tecnologie attuali un altro discorso, serve tempo, e piu’ tempo passa piu’ autonomia si ha.
Con i sistemi attuali in 30 minuti si ottiene d 20 a 30 km di autonomia , oppure con strumenti come il Super Charger di Tesla si ottengono 250 km
Questo cosa significa, che per caricare la batteria servira’ appoggiarsi a luoghi che forniscano altri servizi, dalla ristorazione al supermercato, allo sport al cinema.
Nelle citta’ trovare quest’abbinamento sara’ facile, pensiamo ai centri commerciali o ai cinema, fuori dalle citta’ se entriamo nella logica di avere un punto di ricarica veloce ogni 150-200 km sorgono le opportunita’…
Vado alle mie adorate Dolomiti ed ipotizzo uno scenario.
Il turista dotato di auto elettica, una I3 o una Tesla, deve per forza valutare dove e come caricare la vettura, l’azione per venire incontro a questa esigenza si puo’ cosi’ sintetizzare:
- gli alberghi forniscono la ricarica notturna, basso investimento e servizio da offrire come plus
- luoghi particolare di svago ( Golf, Tennis, parchi tematici ) si uniscono ed offrono il servizio di ricarica veloce, permettendo cosi’ il transito tra le localita’ varie
Ecco, vado al ristorante e ricarico la macchina o vado a giocare a golf e ricarico la macchina, questo cosa significa?
Significa creare una rete di localita’ “Super Charger” oggi assolutamente elitaria ma di sicuro richiamo.
Bene, cosa aspettiamo, cari miei amici e compaesani sappadini a farlo per primi?
Parliamone!
Come ben specificato nell’articolo, i due fattori determinanti sono il tempo e i servizi. Il tempo e’ quello per ricaricare il veicolo, ma come per gli smartphone di ultima generazione, mi immagino che mano a mano si riduca fino ad equivalere quello di un pieno di gas .Per quanto riguarda i servizi, a mio avviso questi potrebbero essere sviluppati secondo le idee e le aree lette nell’articolo, ma solo nel momento in cui i tempi di ricarica si riducano al minimo “sindacale”. E’ chiaro che potrebbe essere una opportunità di business anche per qualsiasi esercizio commerciale o pubblico che dir si voglia. Ultima considerazione che a mio avviso “lega” queste considerazioni: i costi di acquisto e di gestione dei veicoli (non mi riferisco ovviamente ai consumi, ma alle manutenzioni).La butto lì nel mezzo, ma finché le risorse petrolifere non cederanno il passo ad altre risorse energetiche per alimentare l’auto trazione i tempi potrebbero dilatarsi.
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