Catalunya, un segnale forte, molto forte….

Catalogna sfida Madrid: 9 novembre referendum su indipendenza

BARCELLONA – Circondato da un solenne cerimoniale, il presidente della regione autonoma della Catalogna, Artur Mas, ha firmato nel palazzo della Generalitat il decreto con cui viene convocato per il 9 novembre il referendum sull’indipendenza. Referendum a cui si oppone il governo centrale di Madrid, che si riunirà lunedì per presentare ricorso alla Corte Costituzionale, che determinerà l’automatica sospensione della convocazione di Mas.

Le grandi crisi socio economiche evocano i nazionalismi

La mancata unione politica dell’Europa, oramai a 2 – 3 velocità, la debolezza del governo centrale spagnolo, che ha dovuto prendere in questi anni decisioni impopolari, stanno portando alla rinascita delle aspirazioni autonomiste della Catalunya.

Barcelona è da 2 secoli l’anima economica della penisola iberica e come tale vive il suo essere all’interno dello stato spagnolo come un limite alle proprie aspirazioni di crescita e benessere.

Ma come portare avanti il discorso?

11 settembre 1714, il Born

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300 anni fa i borbonici, dopo un anno di assedio, entrano in città ed azzerano le velleità indipendentiste di Barcellona, che si era alleata con gli inglese ed olandesi contro i Borboni per avere voce in capitolo nei grandi traffici commerciali, nella battaglia del Born tutto finisce, la lingua catalana viene vietata , il quartiere popolare raso al suolo e la cattedrale trasformata in caserma

Una mostra sull’11 settembre 1714

The World in 1714

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Una Mostra a Barcelona , non a caso aperta a tutti , racconta il mondo del 1714, un mondo non lontano dal nostro, con un la Cina come massima potenza economica del mondo, Francia, Spagna , Portogallo , Svezia ed Inghilterra a combattere tra di loro per le ricche rotte commerciali, un Russia potente tra le sue mura un Papato sempre dietro le trame… e un America divisa tra losfruttamento del sud e l’isolamento del nord ( cavolo non è cambiato nulla!)

Una maglia da calcio

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Il Barca è sempre stato il simbolo nel mondo della Catalunya, quest’anno la sua maglia ha aggiunto una caratteristica in più, un chiaro inserimento delle quattro strisce rosse su fondo giallo , sia come maglia di riserva che nella maglia principale.

Le quattro strisce rosse

Secondo una leggenda del XIV secolo, la bandiera sarebbe originaria del IX secolo, ai tempi dell’assedio moro diBarcellona, quando il re Carlo il Calvo, in segno di gratitudine, tracciò con le sue dita insanguinate quattro righe rosse sullo scudo dorato di Goffredo il Villoso moribondo.

A questo si somma, il fatto che il catano è la lingua della città, che si vedono solo bandiere con le 4 strisce rosse, che anche in metropolitana si fa notare nel notiziario che la burocrazia catalana è la più trasparente di Spagna mentre Madrid è la più corrotta…

http://www.tmb.cat/en/tmb-home

o che i siti internet finiscono per .cat

Tutto è stato preparato per il momento in cui , sabato 27 settembre il governo locale ha convocato il referendum per chiedere l’indipendenza il 9 novembre, con la città a festeggiare per strada in un tripudio di bandiere giallorosse e maglie del Barca che batteva 6-0 il Granada…

Ecco, le grandi crisi producono nazionalismi, staremo a vedere le prossime puntate…