Le successioni in azienda, un dovere sociale

Leggiamo in queste ore del conflitto in seno a Luxottica, di fatto una vera e propria guerra di potere per la successione del Patron Leonardo Del Vecchio che ha un impero da dividere tra 6 figli ed una moglie…

L’imprenditoria italiana di successo è caratterizzati da grandi persone in grado di portare le loro idee e volontà ai messimi livelli mondiali.

Tuttavia queste persone geniali , generalmente formidabili su
prodotto , mercato e finanza annaspano su 2 punti,
managerialità e gestione della seconda generazione

Managerialità
Esiste un momento ,nella crescita di un azienda di successo, in cui le dimensioni della stessa iniziano a scappar di mano al l’imprenditore o ai pochi soci fondatori, nella mia esperienza 2 eventi segnano il raggiungimento di questo punto, uno dimensionale , vale a dire l’azienda esporta più del 50% del prodotto ed esce dalla dimensione di un unico luogo dove avviene tutto , uno di fatturato che nella mia esperienza corrisponde a superare la soglia psicologica ed economica dei 50 Mln di euro
Giunti a questo punto serve struttura, un commerciale , logistico produttiva e amministrativa.
Ma… A chi affidare ciò ?
Delega
Fiducia
Controllo
Questi i punti base e se l’imprenditore è illuminato sa tanto delegare quanto controllare , si chiama cultura aziendale

Accentramento
Diffidenza
Sorveglianza
Questi i comportamenti che si incontrano negli imprenditori non illuminati, dividi ut impera, delazione e soggettività caratterizzano questo stile gestionale.

A questo punto entra in ballo la generazione successiva

L’imprenditore illuminato, giustamente arricchitosi ha dato benessere e rendita alle prossime 100 generazione per cui ha davanti 2 vie

Capire se i figli hanno talento , capacità e voglia di proseguire quanto avviato e consequenzialmente si deve preparare loro un percorso scolastico e esperienzale tale da renderli pronti ad entrare in azienda al momento opportuno ( senza fretta, ma dopo aver visto e capito come funzionano le eccellenze nel mondo)

Se i figli non hanno la stoffa per perseguire .allora va data continuità manageriale all azienda con un board di controllo ma con deleghe ampie al management evitando ingerenze sul quotidiano ma riservando alla proprietà l’indicazione delle linee guida

L’imprenditore non illuminato
Dona ai figli il benessere che non ha goduto, li inserisce in un bozzolo fatto delle sicurezze del suo stile di vita e management, la scuola sì, ma non troppo, in giro per il Mondo si ma per vacanza…
Insegna la diffidenza verso quelle sanguisughe dei dirigenti ed ad avere persone fidate che facciano la spia…

Su quali possano essere i destini di queste 2 tipologie di azienda lascia a voi…

apro un ultimo punto

Successione come dovere sociale

Se un azienda cresce ed ha successo è merito di chi l’ha creata in primo luogo e di chi vi lavora in seconda battuta

Nel momento in cui si ha a che fare con realtà che coinvolgono centinaia o migliaia di persone sorge a mio avviso il dovere della continuità nel tempo e per questo reputo che le problematiche di managerialità e seconda generazione debbano tenere conto di un dovere morale nel dare continuità a quella entità socio economica chiamata azienda

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